Linux Mint 20 Ulyana è l’ultima versione, rilasciata alcune settimane fa, di una delle Distribuzioni GNU/Linux più amate di sempre.
Cresciuta parallelamente ad Ubuntu, Linux Mint ha sempre cercato di differenziarsi dalla sorella “maggiore” puntando sullo stile e sull’eleganza ma senza trascurare l’aspetto tecnico, riuscendo a garantire nel corso degli anni prestazioni e usabilità da prima della classe. La recente presa di posizione nei confronti di Canonical sull’argomento Snap (sul quale torneremo in seguito condividendo con voi anche la nostra personalissima opinione) ha fatto crescere tantissimo le nostre aspettative, quindi direi di non indugiare oltre e buttarci a capofitto nella recensione vera e propria.
Un po’ di storia
Linux Mint è un progetto nato nel 2006 in Francia dalla mente dello Sviluppatore Clem Lefebvre con l'obiettivo di creare una distribuzione GNU/Linux costruita su livelli software molto ben studiati e collaudati, compresi il Kernel Linux, gli strumenti GNU e il desktop Cinnamon. Basata su Ubuntu e Debian il focus principale del progetto è sempre stato quello di facilitare e rendere più efficiente per l'utente medio l'uso del desktop durante le attività di ogni giorno. La prima versione di Linux Mint, la 1.0 “Ada” del 2006, era basata su Kubuntu ma già dalla seconda 2.0 “Barbara” gli Sviluppatori decisero di passare ad Ubuntu e ai suoi Repository ufficiali. La migrazione totale verso il Sistema operativo di Canonical durò diversi anni durante i quali Linux Mint abbandonò progressivamente il suo codice per arrivare con la versione 6.0 “Felicia” ad utilizzare completamente l’ultima versione di Ubuntu. Il sodalizio tra le due Distribuzioni ha resistito sino ad oggi nonostante alcune scelte di Canonical non condivise dalla comunità e dal Team di Sviluppo di Linux MInt che, riuscendo a resistere alle lusinghe della sorella "maggiore", non ha mai rinunciato alla sua identità votata all’eleganza e all’usabilità.
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I ferri del mestiere
A bordo del nostro Laptop HP Envy 15 questa volta troviamo ben tre Distribuzioni GNU/Linux contemporaneamente: Ubuntu 20.04 "Focal Fossa" (che probabilmente abbandoneremo a breve), MX Linux 19.2 "Patito Feo" e ovviamente Linux Mint 20 “Ulyana”.
Prime impressioni
A prima vista Linux MInt 20 “Ulyana” è semplicemente bellissima. L’ambiente è famigliare sia per chi è abituato ad avere a che fare con Windows che per chi si trova più a suo agio con la maggior parte delle Distribuzioni GNU/Linux, ma l’eleganza e la cura per i dettagli qui raggiungono secondo noi livelli altissimi. Tutto sembra studiato per essere armonico e coerente in Cinnamon 4.6.6 che pur consentendo un ottimo livello di personalizzazione riesce a convincerci che, in fondo, non c’è nulla che andrebbe cambiato.
La finestra di Benvenuto al centro del Desktop oltre a fornire qualche collegamento per accedere alla manualistica e alla documentazione ci mostra sin da subito l’estrema pulizia del design di questo ambiente grafico.
Selezionando la voce “Primi passi” avremo la possibilità di scegliere il nostro colore preferito (che modificherà l’aspetto cromatico di icone e cartelle) e se optare per un Tema chiaro o scuro.
Nell’angolo in basso a sinistra troviamo l’icona di Linux MInt e il menù delle applicazioni molto ben organizzato in categorie e anch’esso personalizzabile in ogni dettaglio.
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